La domenica pomeriggio in oratorio

Accettiamo la sfida e facciamo del mondo il nostro campo! Buttiamo giù ogni muro che ci separa dalle altre persone, che non ci fa stare in mezzo a tutte le situazioni della vita, e impariamo a condividere con gli altri quello che abbiamo di più prezioso: la nostra fede convinta nel Signore Gesù, nel Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto.

Tutto il bene che è stato seminato nel mondo non ci sarà estraneo, desterà il nostro interesse e noi apporteremo il tesoro prezioso che abbiamo ricevuto, ci metteremo del nostro perché il mondo sia migliore e le relazioni fra le persone autentiche e vere.


Noi crediamo che l’incontro con Gesù sia la vera «chiave» che apre a una vita piena e felice, a una vita buona che di per sé esce allo scoperto in tutta la sua bellezza e che può continuamente «crescere e portare frutto». La nostra fede ci spinge a farci annunciatori fedeli di questo messaggio, che è «di salvezza». Noi sappiamo che si può incontrare il Signore nei modi più disparati, ma sappiamo anche che la nostra testimonianza èla via d’accesso più evidente per accogliere il dono della fede. Noi pensiamo che anche i ragazzi dei nostri oratori possano essere dei testimoni del Vangelo e degli annunciatori che percorrono le strade del mondo, del loro mondo, con una forza, una luce e una coerenza che non hanno eguali.


A loro chiederemo quest’anno di essere dei discepoli di Gesù risorto «A TUTTO CAMPO», cioè completi e coerenti, perché siamo certi che nelle loro classi, nelle loro case, con i genitori, i fratelli e gli amici, agli allenamenti come nel tempo libero, la loro presenza può essere un segno luminoso dell’amore di Dio, quell’amore che si dimostra con il dono di sé per il bene di tutti, sforzandosi di imitare in tutto il Signore Gesù.


È lui il Figlio dell’uomo che è venuto a seminare nel mondo quel «buon seme» che, nonostante le fragilità e le prove, continua a «crescere e fare frutto» senza lasciarsi soffocare dal male. Il «buon seme» disseminato nel mondo diventa grano splendente, quando non perde la sua natura, anzi fa di tutto per maturare, aggrappandosi con fiducia alla sua origine.